FERRARI AZZURRA AL GP MIAMI 2024: OLTRE IL ROSSO, TUTTE LE INSOLITE LIVREE DEL CAVALLINO

Miami, 3 maggio 2024 – “Date a un bambino un foglio di carta, dei colori e chiedetegli di disegnare un'automobile, sicuramente la farà rossa”. Val la pena ribadire una delle più celebri massime del Drake per raccontare una rottura con le regole auree della casa di Maranello. Al Gp di Miami la Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz avrà una livrea in azzurro ispirata ad alcuni bolidi del passato. Un nuovo look (sul quale verrà alzato il sipario giovedì 2 maggio) quindi, ma niente paura, tradizione col passato rispettata dato che nella livrea saranno presenti dettagli in Azzurro La Plata e Azzurro Dino, due grandi classici.

Ferrari, ecco le immagini del nuovo look: a Miami con livrea e divise azzurre

Ma tante altre volte la Ferrari in Formula 1 ha rimesso mano alla propria immagine, passando – per esempio – dal rosso al giallo, aggiungendo tocchi di colore per celebrare un evento oppure in segno di rispetto davanti a grandi tragedie.

Orari F1 Gp Miami 2024, dove vedere Sprint Race, qualifiche e gara: la guida tv (Sky e Tv8). Ferrari (azzurra) a caccia della Red Bull

Il musetto colorato di Fangio

Nel 1956 a Juan Manuel Fangio venne concesso in alcune gare di avere sul muso della sua D50 i colori blu e giallo che l’argentino aveva avuto sulla sua prima Ferrari, la 166 FL con la quale aveva fatto incetta di vittorie qualche anno prima nelle gare di Formula Libera che il presidente Juan Domingo Peron aveva scelto di promuovere per dare lustro al proprio Paese. Sempre una D50, quella di Luigi Musso al Gran Premio d’Italia del 1957, corse con il muso dipinto di bianco.

Una Ferrari gialla

Per i fan sfegatati del Cavallino il giallo rappresenta la più consueta alternativa al classicissimo rosso. In Formula 1 è comparso per la prima volta nel 1961 sulla monoposto di Olivier Gendebien, pilota che aveva appena vinto la 24 Ore di Le Mans. Al Gp di Spa debuttò quindi una quarta macchina di colore giallo per celebrare la vittoria nella gara endurance. Ma si trattava anche di una mossa commerciale, dato che fu Jacques Swaters, primo fondatore di una concessionaria Ferrari in Belgio a coprire i costi per inserire una quarta vettura in gara. 

Sessantuno anni dopo il giallo è ricomparso sulle auto del Cavallino e sulle tute dei piloti. Nel 2022, in occasione del centesimo Gp di Monza e dei 75 anni della Ferrari, la ‘pinna’ delle monoposto è stata tinta di giallo e il logo classico è stato stampato sull’alettone posteriore. 

Il Cavallino diventa blu

Nel 1964 la Ferrari di John Surtees si presentò con una livrea bianca e blu, e oltretutto vinse anche il campionato del mondo. Il segno di una lite fra il Drake e la Fia. Sì perché Enzo aveva restituito la licenza per correre dopo la mancata omologazione di un suo prototipo per la 24 Ore di Le Mans. A quel punto la direzione della squadra e dei piloti passò alla Nart (North American Racing Team), che utilizzò la propria livrea bianca e blu per correre in America.

La Ferrari col musetto nero

Si cambia colore, non solo per celebrare ma anche per chinare il capo davanti a eventi particolarmente tragici.

Due volte si è vista la Ferrari listata a lutto, senza sponsor e con il musetto dipinto di nero: nel Gp d’Italia, a Monza, nel 2001 le auto del Cavallino resero omaggio alle vittime dell’attentato alle Torri Gemelle, nell’11 settembre di quell’anno. Nel 2005, invece, in Bahrain, tornò il nero sui musetti, con la morte di Papa Giovanni Paolo II.

Il rosso amaranto

Al Mugello, nel settembre 2020, in piena epoca Covid, si è corsa la prima gara di Formula 1 sul circuito del Mugello. Ma non solo, è stata anche la corsa numero mille della Ferrari nel massimo Circus. Un’occasione per sfoggiare una livrea ad hoc, color rosso amaranto con un bel 1000 stampato in giallo. 

Una livrea per Las Vegas

Nel 2023 a Las Vegas la carrozzeria è diventata bianca e rossa per creare un riferimento con la prima era d’oro della Formula 1 in America, quando sulle vetture della Scuderia c’era molto bianco.

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