MILANO, PORSCHE DEBUTTA ALLA DESIGN WEEK. E LANCIA LA NUOVA MACAN ELETTRICA

Poche grandi case automobilistiche hanno, come Porsche, insistito sul valore artistico delle proprie creazioni: un focus sull’estetica che viene confermato dai due progetti presentati nella Milano Design Week del 2024. Al centro dei riflettori, la celebrazione della storica trama Pepita e il lancio della Macan 4, SUV ambizioso che promette di rivoluzionare l’ambito delle elettriche ad alta prestazione. Porsche Macan 4 e Macan Turbo: alla Milano Design Week il primo SUV completamente elettrico La proposta più gustosa per gli appassionati di automobili ha avuto luogo in via Carlo Poma 33: si tratta dell’anteprima mondiale della Macan 4, attraverso cui Porsche vuole ulteriormente che è possibile realizzare un’auto elettrica le cui performance sportive non hanno nulla da invidiare alle controparti a scoppio. La nuova generazione di Macan tenta dunque di coniugare la frenesia sportiva e l’estetica inconfondibile con un alto tasso di funzionalità, rendendo le vetture elettriche una opzione plausibile come everyday car. Per gli utenti assetati di velocità, alla Macan 4 sarà affiancata la variante Macan Turbo. Design dinamico per una autonomia migliorata Colpisce innanzitutto il design flessuoso e dinamico: il passo lungo è controbilanciato da eleganti sbalzi sui fianchi e sul retro. L’elegantissima tonalità grigio/violacea del Provence è richiamata dai fiori di lavanda disseminati lungo lo scenario. Le proporzioni imponenti e la forma allungata (per un totale di 4 metri e 78 centimetri), unite a un astuto gioco di forme, creano una impressione scattante anche a vettura ferma. Il lavoro certosino di design non ha tuttavia una finalità esclusivamente estetica. L’applicazione del cosiddetto Porsche Active Aerodynamics permette di realizzare un’automobile dal coefficiente di resistenza aerodinamica di 0,25, posizionandosi dunque tra le vetture più agili ed efficienti sul mercato SUV. L’obiettivo è evidentemente quello di ridurre i consumi e aumentare l’autonomia, storico cruccio delle elettriche. L’elettrificazione completa del sistema ha consentito inoltre di ricavare un notevole spazio aggiuntivo, sia nel bagagliaio che nei vani dietro ai sedili posteriori, superando i modelli precedenti per circa 127 litri. Contribuisce anche l’aggiunta del frunk, scompartimento posizionato sotto il cofano dalla capacità di 84 litri. È alta anche l’attenzione al comfort del guidatore, che può godere di maggiore spazio per muovere le gambe. Tra agilità urbana e frenesia di prestazione Anche a livello di prestazioni, la Macan 4 tenta di realizzare un compromesso tra eccitazione sportiva e praticità. Notevole l’accelerazione, che permette alla vettura di raggiungere i 100 km/h da ferma in 5,2 secondi (tempistica che si riduce a 3,3 secondi per la Turbo). Le due varianti presentano un sistema elettrico di eccellenza (per una potenza erogata di rispettivamente 300 e 470 kW in overboost) e una velocità massima di 220 e 260 chilometri orari. Un sistema di trazione di primo livello (con un tempo di reazione di 10 millisecondi in caso di slittamento), unito a un ampio diaframma di sospensori, garantisce una esperienza confortevole sia nella guida sportiva che in quella ordinaria. L’asse posteriore sterzante, con un angolo massimo di 5 gradi, consente una conduzione agile nel traffico urbano e una notevole fluidità di manovra. Impressionante è anche la velocità di ricarica, che in una colonnina a ricarica rapida permette al veicolo di passare dal 10 all'80% di batteria in meno di 21 minuti, per una autonomia di 613 km per il modello standard e 591 per la Turbo. Nel comparto accessori, la Macan 4 presenta tre schermi, di cui uno utilizzabile dai passeggeri nei sedili posteriori. Tra le novità, i visori di realtà virtuale di Porsche Driver Experience. Porsche Macan 4 e Macan Turbo saranno disponibili rispettivamente a 88.187,00 e 121.242,00 euro. Pepita, il pattern dei sogni Il Pepita: un raffinato pattern illusionistico, formato da rettangoli o rombi scuri attraversati da strisce diagonali bianche. Un motivo decorativo che fa parte della storia di Porsche fin dagli anni 1948, in cui il celebre motivo abbelliva Porsche 356C, e poi nel 1965, in cui appare tra le opzioni di rivestimento dell’iconica Porsche 911. Uno schema, dunque, carico di rimandi artistici ed estetici, che Porsche vuole celebrare, nelle parole del direttore del reparto marketing esperienziale Ragnar Schulte, come “patrimonio culturale”. Il Pepita è dunque stato il protagonista dell’edizione 2024 di The Art of Dreams, iniziativa targata Porsche che investiga in un’ottica di design i temi del fantastico e dell’inconscio. Dal 15 al 21 aprile 2024, Palazzo Clerici ha ospitato Lines of Flight, installazione dalle tonalità metafisiche costituita da una serie di strutture a rete sospese: una rilettura in chiave astrattista, dunque, del tema del parco giochi, che invita lo spettatore ad abbandonare i freni inibitori dell’età adulta e ad arrampicarsi giocosamente in questo scenario fluttuante. The Art of Dreams: il Pepita come utopia abitabile Gli artisti/coreografi del collettivo Numen/For Use, che hanno realizzato l’opera, la descrivono nei termini di una “utopia abitabile”: un ritorno alla dimensione di libertà pura dell’infanzia in cui gli intrecci del Pepita rappresentano “trama che racchiude i nostri pensieri, i nostri sentimenti e le nostre relazioni”. L’installazione è stata teatro di un poetico spettacolo di danza coreografato dai fratelli Marne e Imre van Opstal, che hanno così voluto enfatizzare il potere di evasione dell’arte e del sogno. “Questo spazio che ricorda un bozzolo evoca sensazioni di sicurezza, senso di appartenenza e benessere. Come un rifugio sicuro, ci invita a riflettere sui nostri momenti spensierati di fantasia e di scoperta. Attraverso la danza e il movimento, cerchiamo di liberare questi ritmi inconsci”. Il Porsche Pepita tra nostalgia vintage e alto design Nel cortile interno di Palazzo Clerici, tra gli odori aromatici delle erbe e le arcate barocche, svetta la 911 Sport Classic, modello Porsche Heritage Design del 2022 i cui interni sono impreziositi da un elegante contrasto tra le geometrie aliene del Pepita e il sontuoso cognac dei rivestimenti in pelle. L’innamoramento per il motivo Pepita è anche alla base di una collaborazione tra Porsche e Vitra, azienda d’arredamento proveniente da Basilea. La partnership si è espressa in tre sedie di alto design, a cui il motivo pied-de-poule firmato Porsche conferisce un’eleganza astratta e minimale. Già esauriti i 99 modelli dell’esclusivissima Petit Repos Pepita Edition, progettata da Antonio Citterio. Anche questa collezione firmata Porsche è stata presentata nel corso della Design Week a Palazzo Clerici.

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