MOTOGP | MARQUEZ: “PRAMAC è UN BUON TEAM, MA NON è UFFICIALE”

La gara di casa ha sempre un sapore speciale e lo sa bene Marc Marquez, che ha trovato nel tifo del suo pubblico una motivazione extra per agguantare la Q2 diretta nel venerdì del Gran Premio di Spagna. A Jerez, l’otto volte campione del mondo ha brillato con la GP23, conquistando il terzo tempo a soli 143 millesimi dal recordman Pecco Bagnaia.

“Abbiamo iniziato con il piede giusto, e nella gara di casa ti aiuta a essere meno stressato”, ha esordito il portacolori Gresini nel consueto incontro con i media”. “La mattina ci siamo trovati molto bene, nel pomeriggio siamo rimasti lì e gli altri si sono avvicinati. L’importante è che siamo nel gruppo dei primi cinque, era l’obiettivo che ci eravamo prefissati. Come sempre, la qualifica condizionerà sia la Sprint che la gara che potremo fare”.

La Desmosedici si mostra ancora una volta la moto più completa della griglia, tuttavia non è sempre tutto così semplice e il pilota di Cervera ha già individuato gli aspetti da migliorare a Jerez, dove affronta il suo primo gran premio di casa da pilota Ducati: “Nel T2 e nel T4 dobbiamo migliorare, ma sappiamo perché e ci concentreremo su quest’area. Vedremo domani che capacità di evoluzione avrà ognuno e che qualifica ci sarà. La mattina mi sono sentito molto bene, ma il pomeriggio un po’ meno con il vento. Poi con le gomme posteriori ha sofferto qualcuno la mattina e qualcun altro il pomeriggio, ma noi siamo rimasti costanti”.

Marc Marquez, Gresini Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

“Questo è uno dei venerdì in cui mi sono sentito meglio durante la stagione ed è frutto dell’evoluzione. Ho sempre più le idee chiare sulla messa a punto. La Ducati è la moto più completa della griglia, ci sono moto che vanno meglio su una pista e peggio su un’altra, ma la Ducati è costante ovunque e questo è ciò che serve in un campionato. Io ora sono completamente adattato alla Ducati, dobbiamo solo trovare quei segreti per avere un buon tempo sul giro, al momento Bagnaia e Martin sono i piloti che meglio interpretano questa moto perché la conoscono bene”, ha spiegato Marquez, che ormai sembra aver perso le abitudini della Honda ed è un pilota Ducati a tutti gli effetti.

Proprio Ducati è il marchio che ha indicato come possibile futuro. In un mercato che si muove molto velocemente, Marquez sarà una pedina importante (come lo è stato l’anno scorso). Lasciare Gresini per andare in Pramac e disporre di una GP24? Non la vede come un’opzione al momento: "Pramac è un ottimo team satellite che ha una moto factory e che ha dimostrato di avere la capacità di lottare per il mondiale”.

Al momento però preferisce concentrarsi sul presente e sul lavoro sulla sua GP23 azzurra: “Abbiamo fatto una modifica al freno, alla leva davanti, e altre cose più tecniche. Se ci sono problemi che non abbiamo avuto oggi, abbiamo già pensato a delle soluzioni. Se non servirà usarle questo weekend, le teniamo per i test di lunedì”. Non solo tecnica, bisognerà anche guardare gli avversari durante il weekend: “Alla fine si spinge e per me con questo format   prendi molti rischi tranne nelle FP1, dove infatti ci sono meno cadute. Ma la prova del pomeriggio è una follia, esci, devi fare il ritmo, preparare il time attack. Prendiamo molti rischi, ma nello stesso tempo la pista calda con quest’aria fredda ha un po’ tradito i piloti, e domani con le temperature più basse ancora di più”.

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