BYD – CINQUE CINESI DA TENERE D’OCCHIO

La 5 è la sorella ibrida plug-in della Seal elettrica: il design è molto diverso, ma le dimensioni sono quasi identiche. Con una lunghezza di 4 metri e 78, la 5 è più corta di soli due centimetri rispetto alla Ev e si propone come modello d’ingresso gamma: le finiture sono meno ricercate, i cerchi sono da 17" e la trazione è anteriore. A disposizione ci sono un motore a benzina da 110 CV e un’unità elettrica di trazione da 197 CV: per lo 0-100 servono 7,3 secondi, mentre la velocità massima è di 185 km/h e con 18,3 kWh di batteria l’autonomia Ev è di 101 km (1.245 complessivi). Su strada è molto confortevole, con un assetto particolarmente morbido e uno sterzo leggero. Dettagli che la rendono una buona compagna di viaggio in contesti come l’autostrada, ma non l’arma ideale per affrontare strade di montagna.

La Seal U è già arrivata in Italia e ha caratteristiche simili alla 5: lunga 4.775 mm, ha una batteria da 18,3 kWh per 70 km d’autonomia Wltp. In questo caso il motore termico è da 131 CV e sono presenti due unità elettriche. Quella anteriore è da 204 CV, mentre quella posteriore arriva a 163: per lo 0-100 bastano 5.9 secondi, ma l’erogazione è molto progressiva e non t’incolla al sedile. Qui lo sterzo è un po’ meno demoltiplicato e l’assetto è più consono agli standard europei: morbido ma sostenuto.

Avete presente la prima classe di un volo intercontinentale? Poltrone reclinabili di pelle, champagne servito in calici di cristallo e tanto, tantissimo lusso? Ecco, la Denza D9 porta questi concetti nel mondo delle quattro ruote. comodissima, un salotto viaggiante e sfrutta un powertrain plug-in a trazione integrale con motore 1.5 turbo da 140 CV e due unità elettriche, una per asse, da 231 e 61 CV. Grazie alla batteria da 40 kWh promette 180 km d’autonomia in elettrico.

L’auto che più mi è piaciuta di questo lotto è quella col nome più difficile da pronunciare, la Fangchengbao Bao 5. un incrocio tra una fuoristrada e una Suv, con finiture curate e dettagli interessanti, come il terzo schermo per il passeggero anteriore. Anche qui dentro il cofano c’è un sistema plug-in, evoluto in chiave prestazionale: trazione integrale, 687 CV e 0-100 in 4,8 secondi. Il tutto con un’autonomia complessiva di 1.200 km, di cui 125 in elettrico. Su strada, però, patisce un assetto eccessivamente morbido, ma si lascia guidare.

5 metri e 39, quattro motori elettrici, 1.197 CV di potenza massima e 1.000 km d’autonomia, di cui 180 in elettrico. la punta di diamante dell’offerta a ruote alte della BYD e brucia lo 0-100 in 3,6 secondi. Guidandola si sente tutta la sua imponente mole, ma l’assetto la sorregge bene e in curva s’infila più svelta di quanto mi sarei immaginato. Anche qui non senti nessun calcio nella schiena quando affondi il pedale destro, ma la progressione è notevole grazie ai 1.280 Nm di coppia.

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