FERRARI, ECCO LE IMMAGINI DEL NUOVO LOOK: A MIAMI CON LIVREA E DIVISE BLU, OLTRE AL TRADIZIONALE ROSSO

Milano, 1 maggio 2024 - "Questa Ferrari è rossa o blu?". No, non si tratta di una sorta di remake del famoso interrogativo del colore del vestito che nove anni fa aveva fatto il giro del web e che aveva catturato l'attenzione anche di numerosi psicologi. Ma in occasione del Gran Premio della Florida, a Miami, in programma questo weekend (gara domenica 5 maggio alle ore 22) la Ferrari correrà con una livrea che, oltre al tradizionale rosso, avrà anche qualche tinta di blu. In particolare, alettone anteriore e posteriore, cerchi, pance, specchietti e halo saranno le parti cromaticamente diverse dalle altre. Dunque, non aspettiamoci una livrea completamente blu come visto in qualche falsa immagine, generata con Photoshop, che era stata fatta circolare nei giorni precedenti. In pista vedremo due monoposto che, oltre al rosso, avranno questo tocco di colore in più, anzi due colori in più. Già perché le tonalità di azzurro utilizzate saranno due: una lievemente più chiara detta La Plata, e una più scura tendente al blu che è l'azzurro Dino. La motivazione? Una sorta di mescolanza tra operazione nostalgia e marketing. Se da un lato l'azzurro è un colore che nel passato venne utilizzato sia dalla casa di Maranello sia da alcuni piloti che contribuirono a renderla grande (come Alberto Ascari), l'azzurro è anche il colore della Hewlett-Packard, azienda nota più comunemente come HP, è una multinazionale statunitense dell'informatica. Ferrari e HP, recentemente, hanno sottoscritto un accordo di sponsorizzazione e, probabilmente anche per questo motivo, l'azzurro dell'azienda di Palo Alto sarà presente a Miami. 

Non solo Rosso Ferrari, ma c'è anche l'azzurro nella storia del Cavallino

Se da una parte i più storceranno il naso quando vedranno quelle tonalità di azzurro sulla livrea SF-24, alcuni si ricorderanno di quando la scuderia di Maranello tempi addietro aveva stabilmente tra i suoi colori proprio l'azzurro. Ad esempio, la scelta di modificare, tra le varie parti, proprio i cerchi è un rimando storico agli anni Sessanta, quando la famosa Ferrari 158 F1 di John Surtees vinse il titolo mondiale proprio in terra americana e con i cerchi color blu. Inoltre, si ricorderanno anche molte delle Ferrari monoposto a ruote coperte che venivano schierate dal North American Racing Team (N.A.R.T) dell'importatore Luigi Chinetti, e anche quelle del team britannico Maranello Concessionaires, che utilizzò la Ferrare per molti anni nelle gare a ruote coperte sempre intorno agli anni Sessanta. In particolare, l’azzurro La Plata, che dei due è il più chiaro, caratterizzava le vetture delle squadre argentine negli anni Cinquanta ed è simile a quello usato da Alberto Ascari. Il due volte campione del mondo infatti indossava sempre una maglietta azzurra e un casco coordinato durante le gare come sorta di portafortuna e, al netto del grande talento, a giudicare dal palmares aveva ben ragione di crederlo. Mentre la seconda tonalità, quella più scura, l'azzurro Dino, rimanda sia alle vetture utilizzate da Arturo Merzario e Clay Regazzoni, ma anche alle tute dei meccanici. Queste erano di un colore blu molto carico, tanto che erano chiamati anche come "tute blu" in contrapposizione dei famosi "colletti bianchi" di manager e imprenditori. Solo a partire da metà degli anni Settanta piano piano tanto le tute dei piloti, quanto quelle dei meccanici e tutta la livrea iniziò ad abbandonare il blu per concentrarsi solo ed esclusivamente sull'iconico rosso. Insomma, con un intreccio tra storia e marketing solo per questo weekend vedremo una Ferrari rossa a tinte blu e, che piaccia o meno, sarà comunque un evento da ricordare.

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