Non si conoscono ancora con chiarezza le cause precise del decesso dell’ingegnere Mauro Carminati, che da anni lavorava per la Lamborghini. Durante una vacanza avrebbe contratto un’infezione che gli è stata fatale.
In queste ore sta destando preoccupazione la notizia riguardante la morte di Mauro Carminati, ingegnere 32enne della Lamborghini morto durante una vacanza in Scozia, in circostanze sospette.
L’uomo è morto il 3 maggio a Edimburgo, era originario di Bergamo e si trovava appunto all’estero per una breve vacanza. A raccontare la strana vicenda è stata la zia, Marina, intervistata dall’Eco di Bergamo.
L’infezione contratta da Mauro si è diffusa rapidamente e le cause non sono chiare, così come è da definire il modo in cui è stato curato dai medici locali.
L’uomo, che lavorava come ingegnere matematico per la Lamborghini dal 2020, aveva una grandissima passione per i viaggi e sognava tanto questa visita in Scozia. Così ha approfittato dei giorni del ponte per andarci ma già all’arrivo si è accorto di avere una gamba gonfia.
In breve ha cominciato a diventare nera e così si è recato in ospedale, dove l’infezione già in stato avanzato, si è diffusa rapidamente fino ai polmoni provocando una polmonite. Così l’ingegnere è stato trasferito nel reparto della terapia intensiva.
Poi la febbre alta e l’emorragia cerebrale. Come spiegato dalla zia, i medici pensavano a un batterio e così hanno somministrato dei cicli di antibiotici che però non hanno avuto esito positivo.
I familiari vogliono vederci chiaro e credono che i medici non abbiano agito nel modo giusto. Le parole della zia sono chiare: “Mauro stava benissimo, godeva di ottima salute”.
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