FORMULA 1 | A MIAMI UN’OTTIMA FERRARI SENZA AGGIORNAMENTI

Tutto sommato, il Gran Premio di Miami per la Ferrari è stato positivo. Leclerc ha chiuso in terza posizione a poco più di due secondi da Verstappen, mentre Norris, aiutato certamente dall’entrata della Safety Car, era comunque il più veloce in pista, specialmente da un certo punto della gara in poi, quando il britannico ha acceso le sue gomme medie nell’ultima parte del primo stint, cosa che gli ha permesso di ritardare la sosta senza perdere prestazione e facendo addirittura dei giri più veloci di chi aveva già fatto il pit-stop, come appunto il tre volte campione del mondo olandese. La Scuderia di Maranello, quindi, dopo qualche difficoltà di assetto prima della Sprint Race, specialmente con Sainz, molto lento sul dritto, ha trovato la giusta quadra con entrambi i piloti, e il ritmo è stato più che soddisfacente.

Chiaramente questo discorso va fatto al netto dei tanto decantati aggiornamenti che ancora devono essere montati sulla SF-24. Si parla tanto degli sviluppi che la monoposto dovrà necessariamente avere a partire dal Gran Premio a Imola tra due settimane, anche perché gli altri, vedi appunto la McLaren, hanno fatto uno step avanti non indifferente. Frederic Vasseur, team principal della Scuderia, nel post gara di Miami ha voluto un po’ smorzare le voci, nel senso che gli update arriveranno sicuramente nella prossima gara di casa della Ferrari, però non sarà soltanto questa evoluzione tecnica che permetterà alla monoposto di giocarsela con gli altri.

Ferrari, Vasseur parla degli aggiornamenti sulla SF-24

“Sappiamo che tutti hanno portato aggiornamenti qui ma siamo arrivati davanti a tanti – ha detto il francese nel post gara. Siamo ad un punto dello sviluppo della macchina che quando porti qualcosa non guadagni secondi, bensì decimi, non è come qualche anno fa. La McLaren ha portato un pacchetto enorme ma non è che fosse mezzo secondo più veloce di tutti. Credo che il distacco vari da pista a pista e da mescola a mescola: dobbiamo concentrarci sul nostro lavoro, l’aggiornamento aiuterà ma non dipenderà tutto da quello bensì dal lavoro che faremo in pista”.

La Ferrari SF-24 versione Miami

Chiaro il discorso di Vasseur: non focalizziamoci troppo sugli aggiornamenti di Imola, i quali daranno certamente una spinta in più alla SF-24, anche perché siamo arrivati alla settima gara della stagione, e non ci si può più permettere di non stare al passo con gli altri. Per carità, la macchina “base”, o “piattaforma” come viene chiamata spesso dai due piloti, è davvero efficiente, lo ha dimostrato senza possibilità di replica a Miami, però ha poco margine di manovra, insomma c’è bisogno di un compromesso importante per farla funzionare a dovere ed è ancora imperfetta sotto diversi punti di vista, come per esempio il lavoro sulle gomme a inizio stint.

Gli update di Imola serviranno innanzitutto per riprendere la McLaren, la quale è stata davvero molto veloce in Florida: tralasciamo la questione Safety Car o meno che sicuramente ha avvantaggiato Norris, guardiamo il passo, e il pilota inglese era il più veloce in pista. Dall’altra parte abbiamo una Red Bull non così imprendibile, nonostante qualche problemino di bilanciamento e assetto a Miami, ma anche la Ferrari stessa non era esente da questo tipo di “guaio”, se così vogliamo chiamarlo. Quindi, in sostanza, la piattaforma SF-24 è molto competitiva ma necessita di un aggiornamento, il quale sarà importante dal punto di vista tecnico (anche visivamente dovremmo vederne gli effetti), anche perché si parla di circa tre decimi, e ribadendo ciò che ha detto Vasseur nel dopo gara, beh, stiamo parlando di un guadagno importante nella Formula 1 di oggi.

Ferrari, a Miami una prestazione di alto livello

Il punto focale del discorso però resta su quanto visto a Miami: la Ferrari ha fatto un ottimo lavoro, non bisogna rimanere ancorati al terzo posto di Leclerc e al quarto di Sainz, poi trasformato in quinto perché alla FIA, evidentemente, non piacciono le battaglie in pista, ma questo è purtroppo un altro discorso che affronteremo a tempo debito. Si poteva azzardare di più portando gli aggiornamenti già in Florida come fatto dalla McLaren? Sicuramente, ma se non è stato fatto, un motivo ci sarà. Il discorso prove libere è importante sotto questi punti di vista, per fare delle comparazioni che evidentemente alla Scuderia di Maranello servono, anche perché nel team di Woking, probabilmente, questa vettura l’hanno compresa direttamente nel corso della gara, visto che fino al sabato pomeriggio, beh le idee sembravano essere tutt’altro che chiare.

Frederic Vasseur, il team principal che ha ridato lustro alla Ferrari

Alla Ferrari è andata “male” perché ci sono state due gare con il format osceno della Sprint Race, e che fortunatamente non vedremo a Imola. Abbiamo criticato spesso la Scuderia nel corso degli ultimi anni, a ragion veduta tra l’altro visti gli scempi compiuti, oggi invece non possiamo fare altro che riporre fiducia al lavoro di Vasseur e compagnia. Senza fretta e con la metodologia giusta, questo è il nuovo corso da inizio 2023 e che ha portato, dopo il disastro lasciato dal team guidato da Binotto (parliamo della SF-23 ovviamente), alla vettura che oggi offre delle ottime prestazioni in Formula 1, e che ha iniziato questa strada quasi un anno fa, ovvero dalla “versione B” della macchina 2023 vista a Barcellona.

2024-05-07T08:09:25Z dg43tfdfdgfd